Come bere lo spumante dolce

Lo spumante dolce è sicuramente uno dei vini italiani più conosciuti, in patria e all'estero. Anche se il rappresentante più famoso è l'Asti Spumante, fanno parte della stessa categoria anche altri vini come il rosso Brachetto d'Acqui, il Cartizze amabile, il Colli Euganei Fiori d'arancio, la Malvasia dei Colli Piacentini dolce, il Moscato d'Asti, il Moscato dell'Oltrepò Pavese e la Vernaccia di Serrapetrona amabile.
Tutte bottiglie da stappare e apprezzare e il cui prezioso contenuto va servito ogni volta che c'è in tavola una torta o un dolce.
La domanda a questo punto è: dove va servito?
Prima passiamone in rassegna quelle che gli esperti chiamano le caratteristiche organolettiche, cioè colore, odore e sapore.

Per il dessert
I vini da dessert mossi, cioè quelli con le bollicine, si bevono in genere nel primo anno successivo alla vendemmia. Non si tratta certo di vini da mettere in cantina a invecchiare. Danno il meglio di sé da giovani. Il colore, a seconda del vino, può essere giallo paglierino, giallo dorato, rosso rubino nel caso del Brachetto d'Acqui. Il profumo è un tratto importante. Si tratta infatti di vini che danno al naso sensazioni molto intense. Soprattutto di fiori come la rosa, e di frutti come mela, pera, fragola. Alcuni hanno invece un forte profumo di salvia, di muschi e di finocchio. Il sapore è dolce, aromatico dà un senso di freschezza al palato. Sono vini poco corposi e di media acidità, con gradi alcolici compresi tra i 5/6 e i 10.

La coppa
Per questi vini l'ideale è la coppa larga. Ha una forma che possiamo descrivere come in opposizione a quella della flute, ovvero il calice allungato che tradizionalmente si usa invece per degustare gli spumanti secchi. Tradizionalmente però, perchè anche in questo caso, come per per i vini secchi, il bicchiere ideale per esaltare al massimo i profumi è il bicchiere da degustazione con la tipica forma a tulipano. Se la flute, appunto, è verticale, alta e stretta, la coppa ha un disegno che si estende in orizzontale. E' bassa e ampia. Perché questa forma? C'è una ragione ben precisa. Il bicchiere da spumante dolce è ampio proprio per diffondere meglio i delicati profumi del vino. Non riusciremmo a distinguerli l'uno dall'altro se li forzassimo a uscire dal bicchiere attraverso un'apertura piccola e molto stretta. Inoltre, con un bicchiere dall'imboccatura larga siamo in grado di dare sorsate abbondanti. Questo significa che lo spumante che entra in bocca, come dicono gli esperti, entra largo. L'espressione vuol dire che il liquido viene a contatto quasi subito con tutte le zone della lingua, compresi i bordi laterali. E' in queste aree della lingua che si percepiscono le sensazioni di acido e salato. La sensazione di dolce sarà in questo modo attenuata: dopo un primo sorso saremo in grado di berne ancora degli altri, senza il pericolo che il vino da dessert diventi troppo stucchevole.




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